Erika Anna Savio La mostra d’altri cieli, d’altre città che presenta una ventina di opere è una sognante riflessione sul mondo inteso come dimora dell’umanità. La Rolle dipinge i cieli che sovrastano il quotidiano, sempre uguali eppure sempre diversi, cangianti nei colori e nella disposizione e le città sognate, riportate, trasfigurate nelle forme e dalle emozioni. L’occhio attento non si perderà solo nei coinvolgenti cromatismi, ma saprà apprezzarne e scoprirne la filigrana, che come le nervature nelle foglie, costituisce i dettagli preziosi del suo vedere e, quindi, del suo ri-creare. Gloria Bartoli Il suo è stato un iter che possiamo definire abbastanza classico: dall’espressione realistica e figurativa, la sua tecnica si è spostata in seguito verso una dissoluzione che l’ha portata a essere artisticamente riconoscibile per le colature di colore sulle tele. Il suo interesse, focalizzato sull’evoluzione dell’uomo, si è concentrato sul vivere dell’uomo nel tessuto urbano, sulla città, un percorso che l’ha impegnata per una decina d’anni. Nelle sue ricerche , ha sperimentato materiali differenti, dai tessuti alle fibre ottiche ai metalli, in una costante e volenterosa necessità di indagine artistica. Angelo Mistrangelo L’“invisibile” trama delle strutture urbane. Il discorso della Rolle si snoda, quindi, con la piena volontà di fissare un ricordo, il frammento di una trascorsa stagione di incontri e l’insinuante incedere delle immagini che emergono dal fondo della pagina per evocare sentimenti e “attimi di vita vissuta, esperienze uniche e patrimonio individuale”.In questa dimensione espressiva si coglie la strenua energia di una comunicazione mai scontata, ma caratterizzata dai quattro capitoli che compongono l’indagine conoscitiva e poetica dell’artista e quella sua elaborazione che tende sempre alla sperimentazione di nuovi materiali, linguaggi e simboli dell’umana esistenza.Arte e didattica, laboratori collettivi e habitat concorrono a delineare il senso del lavoro di Luisella Rolle che si muove con misura, con la consapevolezza del valore della rappresentazione intesa quale tramite per esprimere gli aspetti della società contemporanea. Agostino Gay È stato il richiamo esplicito al territorio, alla cultura espressa dalla comunità che lo abita, a catturare la nostra attenzione. Dell’abilità tecnica di Luisella Rolle già sapevamo, avendo ammirato per ben due volte le sue opere alla Biennale di Fiber Art. In linea con la politica di valorizzazione del patrimonio culturale del Chierese che stiamo favorendo, ci è sembrato particolarmente significativo l’impegno profuso da quest’artista che ha voluto esplorare la specificità della tradizione tessile locale. E così l’attenzione per la didattica. Marcello Ferrara Letture antropologiche nell’opera di Luisella Rolle Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Luisella Rolle usa la forma per parlare un linguaggio archetipo, dove tutto è già scritto, e nel quale tutto, dopo percorsi circolari e ciclici, alla fine viene riassorbito. Un percorso caratterizzato dall’influenza degli "eterni ritorni". La Persona è il centro del suo universo, grazie a una lunga analisi antropologica che ricalca la filosofia dell’ "oltre lo spazio e il tempo". Silvana Nota I tessuti urbani di Luisella Rolle Luisella Rolle, mettendo a frutto le esperienze maturate in anni di costante ricerca filosofico-iconografica intorno alla riscoperta degli archetipi e dell’analisi dell’individuo sotto il profilo antropologico, ne indaga trame e intrecci, sperimentando le possibilità della Fiber Art a cui è approdata da qualche anno con risultati di rilevante interesse. Attenta osservatrice delle nuove tendenze, ma al contempo fedele al proprio sentire, si immerge con riflessiva originalità tra i percorsi di questa corrente, nata nel cuore delle avanguardie ma sviluppatasi soprattutto dopo gli anni Sessanta in Nord Europa e Stati Uniti, e che vede al suo interno gli artisti esprimersi attraverso la fibra. Utilizzando il telaio oppure off loom, e con materiali tradizionali tessili o non convenzionali come carta, rame, rafia, tubi, pezzi di scarto, gli artisti tessili sviluppano nuove poetiche e inedite possibilità estetiche mirate al concetto, sempre più diffuso, di un riscoperto recupero del mestiere d’artista insieme al concetto di bottega, officina alchemica per eccellenza, dove la mano e il pensiero si compenetrano completandosi. Parte dunque proprio dal suo atelier, immerso tra il verde della collina chierese, il viaggio di Luisella Rolle nell’universo delle città e delle loro tradizioni tessili. Un’avventura colta e originale, ricca di sorprese e letture stratificate che conducono nella memoria di centri urbani di tradizione tessile, e invitano a incontrarne le peculiarità attraverso l’invenzione creativa che questa artista fa partire con la rigorosa meticolosità della lettura storico-scientifica di base. Massimo Centini Una pittrice torinese La sua ricerca si avvale anche in alcuni casi, di un approccio antropologico dominato dall’intenzione di portare in superficie aspetti multiformi del nostro sentire… Per leggere il tracciato suggerito da Luisella Rolle, occorre cercare di cogliere la complessità della personalità dell’artista: una pittrice che ha introdotto la sua mostra con una dichiarazione di intenti emblematica: "colui che comprende ha le ali"... Ogni sua costruzione è pervasa da una forte dinamicità interna, poggiante su una base geometrica in cui si intersecano linee e vortici, cerchi e spirali che, come in un testo musicale, tendono a dare profondità all’insieme fino a raggiungere una limpida armonia tra la forma e il contrasto. I grandi temi della metafisica, sono per Luisella Rolle un luogo di mutazioni, un territorio quasi alchemico in cui far materializzare un universo poetico sempre ricco di vitalità che sa portare in superficie la poesia di ogni cosa. Le domande sulla vita, sull’essere, sul tempo, si cristallizzano in una rappresentazione ricca di dinamicità… La pittrice ha saputo scorgere uno dei modi per interrogarsi sull’istanza di conoscere il ruolo dell’uomo nel mondo e nella vita. Di questa materia interrogativa, ne ha fatto magma per la sua pittura, che costantemente pone l’osservatore davanti alla fragilità dell’apparire e alla forza dell’essere. Giorgio Auneddu Il viaggio più lungo Il tempo e lo spazio nell’opera di Luisella Rolle rappresentano il vero"sentimento" della ricerca creativa e artistica che ha portato l’artista a determinare una sua originale poetica intorno alla tematica vitalistica della evoluzione e della conoscenza. La traccia autobiografica, sempre presente in ogni sua simbolica immagine, viene espressa nel suo lavoro cosi squisitamente antropologico, attraverso il libero creativo ed esistenziale spazio della pittura. Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Giangiorgio Massara Dieci dipinti per un poeta ...ed è così che ci imbattiamo in una serie di immagini femminili, ora giocate sul rapporto fra la luce e le forme (Terra madre), ora più intensamente intese con effetti di Chiaroscuro che traggono spunto dalle età della vita: attorno alle figure modellate con forza, raggi di sole, falci di luna che si stemperano nello spazio del cielo, mentre la luce avanza.
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Erika Anna Savio La mostra d’altri cieli, d’altre città che presenta una ventina di opere è una sognante riflessione sul mondo inteso come dimora dell’umanità. La Rolle dipinge i cieli che sovrastano il quotidiano, sempre uguali eppure sempre diversi, cangianti nei colori e nella disposizione e le città sognate, riportate, trasfigurate nelle forme e dalle emozioni. L’occhio attento non si perderà solo nei coinvolgenti cromatismi, ma saprà apprezzarne e scoprirne la filigrana, che come le nervature nelle foglie, costituisce i dettagli preziosi del suo vedere e, quindi, del suo ri-creare. Gloria Bartoli Il suo è stato un iter che possiamo definire abbastanza classico: dall’espressione realistica e figurativa, la sua tecnica si è spostata in seguito verso una dissoluzione che l’ha portata a essere artisticamente riconoscibile per le colature di colore sulle tele. Il suo interesse, focalizzato sull’evoluzione dell’uomo, si è concentrato sul vivere dell’uomo nel tessuto urbano, sulla città, un percorso che l’ha impegnata per una decina d’anni. Nelle sue ricerche , ha sperimentato materiali differenti, dai tessuti alle fibre ottiche ai metalli, in una costante e volenterosa necessità di indagine artistica. Angelo Mistrangelo L’“invisibile” trama delle strutture urbane. Il discorso della Rolle si snoda, quindi, con la piena volontà di fissare un ricordo, il frammento di una trascorsa stagione di incontri e l’insinuante incedere delle immagini che emergono dal fondo della pagina per evocare sentimenti e “attimi di vita vissuta, esperienze uniche e patrimonio individuale”.In questa dimensione espressiva si coglie la strenua energia di una comunicazione mai scontata, ma caratterizzata dai quattro capitoli che compongono l’indagine conoscitiva e poetica dell’artista e quella sua elaborazione che tende sempre alla sperimentazione di nuovi materiali, linguaggi e simboli dell’umana esistenza.Arte e didattica, laboratori collettivi e habitat concorrono a delineare il senso del lavoro di Luisella Rolle che si muove con misura, con la consapevolezza del valore della rappresentazione intesa quale tramite per esprimere gli aspetti della società contemporanea. Agostino Gay È stato il richiamo esplicito al territorio, alla cultura espressa dalla comunità che lo abita, a catturare la nostra attenzione. Dell’abilità tecnica di Luisella Rolle già sapevamo, avendo ammirato per ben due volte le sue opere alla Biennale di Fiber Art. In linea con la politica di valorizzazione del patrimonio culturale del Chierese che stiamo favorendo, ci è sembrato particolarmente significativo l’impegno profuso da quest’artista che ha voluto esplorare la specificità della tradizione tessile locale. E così l’attenzione per la didattica. Marcello Ferrara Letture antropologiche nell’opera di Luisella Rolle Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Luisella Rolle usa la forma per parlare un linguaggio archetipo, dove tutto è già scritto, e nel quale tutto, dopo percorsi circolari e ciclici, alla fine viene riassorbito. Un percorso caratterizzato dall’influenza degli "eterni ritorni". La Persona è il centro del suo universo, grazie a una lunga analisi antropologica che ricalca la filosofia dell’ "oltre lo spazio e il tempo". Silvana Nota I tessuti urbani di Luisella Rolle Luisella Rolle, mettendo a frutto le esperienze maturate in anni di costante ricerca filosofico-iconografica intorno alla riscoperta degli archetipi e dell’analisi dell’individuo sotto il profilo antropologico, ne indaga trame e intrecci, sperimentando le possibilità della Fiber Art a cui è approdata da qualche anno con risultati di rilevante interesse. Attenta osservatrice delle nuove tendenze, ma al contempo fedele al proprio sentire, si immerge con riflessiva originalità tra i percorsi di questa corrente, nata nel cuore delle avanguardie ma sviluppatasi soprattutto dopo gli anni Sessanta in Nord Europa e Stati Uniti, e che vede al suo interno gli artisti esprimersi attraverso la fibra. Utilizzando il telaio oppure off loom, e con materiali tradizionali tessili o non convenzionali come carta, rame, rafia, tubi, pezzi di scarto, gli artisti tessili sviluppano nuove poetiche e inedite possibilità estetiche mirate al concetto, sempre più diffuso, di un riscoperto recupero del mestiere d’artista insieme al concetto di bottega, officina alchemica per eccellenza, dove la mano e il pensiero si compenetrano completandosi. Parte dunque proprio dal suo atelier, immerso tra il verde della collina chierese, il viaggio di Luisella Rolle nell’universo delle città e delle loro tradizioni tessili. Un’avventura colta e originale, ricca di sorprese e letture stratificate che conducono nella memoria di centri urbani di tradizione tessile, e invitano a incontrarne le peculiarità attraverso l’invenzione creativa che questa artista fa partire con la rigorosa meticolosità della lettura storico-scientifica di base. Massimo Centini Una pittrice torinese La sua ricerca si avvale anche in alcuni casi, di un approccio antropologico dominato dall’intenzione di portare in superficie aspetti multiformi del nostro sentire… Per leggere il tracciato suggerito da Luisella Rolle, occorre cercare di cogliere la complessità della personalità dell’artista: una pittrice che ha introdotto la sua mostra con una dichiarazione di intenti emblematica: "colui che comprende ha le ali"... Ogni sua costruzione è pervasa da una forte dinamicità interna, poggiante su una base geometrica in cui si intersecano linee e vortici, cerchi e spirali che, come in un testo musicale, tendono a dare profondità all’insieme fino a raggiungere una limpida armonia tra la forma e il contrasto. I grandi temi della metafisica, sono per Luisella Rolle un luogo di mutazioni, un territorio quasi alchemico in cui far materializzare un universo poetico sempre ricco di vitalità che sa portare in superficie la poesia di ogni cosa. Le domande sulla vita, sull’essere, sul tempo, si cristallizzano in una rappresentazione ricca di dinamicità… La pittrice ha saputo scorgere uno dei modi per interrogarsi sull’istanza di conoscere il ruolo dell’uomo nel mondo e nella vita. Di questa materia interrogativa, ne ha fatto magma per la sua pittura, che costantemente pone l’osservatore davanti alla fragilità dell’apparire e alla forza dell’essere. Giorgio Auneddu Il viaggio più lungo Il tempo e lo spazio nell’opera di Luisella Rolle rappresentano il vero"sentimento" della ricerca creativa e artistica che ha portato l’artista a determinare una sua originale poetica intorno alla tematica vitalistica della evoluzione e della conoscenza. La traccia autobiografica, sempre presente in ogni sua simbolica immagine, viene espressa nel suo lavoro cosi squisitamente antropologico, attraverso il libero creativo ed esistenziale spazio della pittura. Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Giangiorgio Massara Dieci dipinti per un poeta ...ed è così che ci imbattiamo in una serie di immagini femminili, ora giocate sul rapporto fra la luce e le forme (Terra madre), ora più intensamente intese con effetti di Chiaroscuro che traggono spunto dalle età della vita: attorno alle figure modellate con forza, raggi di sole, falci di luna che si stemperano nello spazio del cielo, mentre la luce avanza.
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Erika Anna Savio La mostra d’altri cieli, d’altre città che presenta una ventina di opere è una sognante riflessione sul mondo inteso come dimora dell’umanità. La Rolle dipinge i cieli che sovrastano il quotidiano, sempre uguali eppure sempre diversi, cangianti nei colori e nella disposizione e le città sognate, riportate, trasfigurate nelle forme e dalle emozioni. L’occhio attento non si perderà solo nei coinvolgenti cromatismi, ma saprà apprezzarne e scoprirne la filigrana, che come le nervature nelle foglie, costituisce i dettagli preziosi del suo vedere e, quindi, del suo ri-creare. Gloria Bartoli Il suo è stato un iter che possiamo definire abbastanza classico: dall’espressione realistica e figurativa, la sua tecnica si è spostata in seguito verso una dissoluzione che l’ha portata a essere artisticamente riconoscibile per le colature di colore sulle tele. Il suo interesse, focalizzato sull’evoluzione dell’uomo, si è concentrato sul vivere dell’uomo nel tessuto urbano, sulla città, un percorso che l’ha impegnata per una decina d’anni. Nelle sue ricerche , ha sperimentato materiali differenti, dai tessuti alle fibre ottiche ai metalli, in una costante e volenterosa necessità di indagine artistica. Angelo Mistrangelo L’“invisibile” trama delle strutture urbane. Il discorso della Rolle si snoda, quindi, con la piena volontà di fissare un ricordo, il frammento di una trascorsa stagione di incontri e l’insinuante incedere delle immagini che emergono dal fondo della pagina per evocare sentimenti e “attimi di vita vissuta, esperienze uniche e patrimonio individuale”.In questa dimensione espressiva si coglie la strenua energia di una comunicazione mai scontata, ma caratterizzata dai quattro capitoli che compongono l’indagine conoscitiva e poetica dell’artista e quella sua elaborazione che tende sempre alla sperimentazione di nuovi materiali, linguaggi e simboli dell’umana esistenza.Arte e didattica, laboratori collettivi e habitat concorrono a delineare il senso del lavoro di Luisella Rolle che si muove con misura, con la consapevolezza del valore della rappresentazione intesa quale tramite per esprimere gli aspetti della società contemporanea. Agostino Gay È stato il richiamo esplicito al territorio, alla cultura espressa dalla comunità che lo abita, a catturare la nostra attenzione. Dell’abilità tecnica di Luisella Rolle già sapevamo, avendo ammirato per ben due volte le sue opere alla Biennale di Fiber Art. In linea con la politica di valorizzazione del patrimonio culturale del Chierese che stiamo favorendo, ci è sembrato particolarmente significativo l’impegno profuso da quest’artista che ha voluto esplorare la specificità della tradizione tessile locale. E così l’attenzione per la didattica. Marcello Ferrara Letture antropologiche nell’opera di Luisella Rolle Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Luisella Rolle usa la forma per parlare un linguaggio archetipo, dove tutto è già scritto, e nel quale tutto, dopo percorsi circolari e ciclici, alla fine viene riassorbito. Un percorso caratterizzato dall’influenza degli "eterni ritorni". La Persona è il centro del suo universo, grazie a una lunga analisi antropologica che ricalca la filosofia dell’ "oltre lo spazio e il tempo". Silvana Nota I tessuti urbani di Luisella Rolle Luisella Rolle, mettendo a frutto le esperienze maturate in anni di costante ricerca filosofico- iconografica intorno alla riscoperta degli archetipi e dell’analisi dell’individuo sotto il profilo antropologico, ne indaga trame e intrecci, sperimentando le possibilità della Fiber Art a cui è approdata da qualche anno con risultati di rilevante interesse. Attenta osservatrice delle nuove tendenze, ma al contempo fedele al proprio sentire, si immerge con riflessiva originalità tra i percorsi di questa corrente, nata nel cuore delle avanguardie ma sviluppatasi soprattutto dopo gli anni Sessanta in Nord Europa e Stati Uniti, e che vede al suo interno gli artisti esprimersi attraverso la fibra. Utilizzando il telaio oppure off loom, e con materiali tradizionali tessili o non convenzionali come carta, rame, rafia, tubi, pezzi di scarto, gli artisti tessili sviluppano nuove poetiche e inedite possibilità estetiche mirate al concetto, sempre più diffuso, di un riscoperto recupero del mestiere d’artista insieme al concetto di bottega, officina alchemica per eccellenza, dove la mano e il pensiero si compenetrano completandosi. Parte dunque proprio dal suo atelier, immerso tra il verde della collina chierese, il viaggio di Luisella Rolle nell’universo delle città e delle loro tradizioni tessili. Un’avventura colta e originale, ricca di sorprese e letture stratificate che conducono nella memoria di centri urbani di tradizione tessile, e invitano a incontrarne le peculiarità attraverso l’invenzione creativa che questa artista fa partire con la rigorosa meticolosità della lettura storico-scientifica di base. Massimo Centini Una pittrice torinese La sua ricerca si avvale anche in alcuni casi, di un approccio antropologico dominato dall’intenzione di portare in superficie aspetti multiformi del nostro sentire… Per leggere il tracciato suggerito da Luisella Rolle, occorre cercare di cogliere la complessità della personalità dell’artista: una pittrice che ha introdotto la sua mostra con una dichiarazione di intenti emblematica: "colui che comprende ha le ali"... Ogni sua costruzione è pervasa da una forte dinamicità interna, poggiante su una base geometrica in cui si intersecano linee e vortici, cerchi e spirali che, come in un testo musicale, tendono a dare profondità all’insieme fino a raggiungere una limpida armonia tra la forma e il contrasto. I grandi temi della metafisica, sono per Luisella Rolle un luogo di mutazioni, un territorio quasi alchemico in cui far materializzare un universo poetico sempre ricco di vitalità che sa portare in superficie la poesia di ogni cosa. Le domande sulla vita, sull’essere, sul tempo, si cristallizzano in una rappresentazione ricca di dinamicità… La pittrice ha saputo scorgere uno dei modi per interrogarsi sull’istanza di conoscere il ruolo dell’uomo nel mondo e nella vita. Di questa materia interrogativa, ne ha fatto magma per la sua pittura, che costantemente pone l’osservatore davanti alla fragilità dell’apparire e alla forza dell’essere. Giorgio Auneddu Il viaggio più lungo Il tempo e lo spazio nell’opera di Luisella Rolle rappresentano il vero"sentimento" della ricerca creativa e artistica che ha portato l’artista a determinare una sua originale poetica intorno alla tematica vitalistica della evoluzione e della conoscenza. La traccia autobiografica, sempre presente in ogni sua simbolica immagine, viene espressa nel suo lavoro cosi squisitamente antropologico, attraverso il libero creativo ed esistenziale spazio della pittura. Si tratti di opere tessili, dipinti a olio o libri d’artista, dai suoi lavori emerge, costante, un denominatore comune: la ricerca di un codice genetico dell’essere umano che travalica i confini delle tradizioni e delle latitudini. Giangiorgio Massara Dieci dipinti per un poeta ...ed è così che ci imbattiamo in una serie di immagini femminili, ora giocate sul rapporto fra la luce e le forme (Terra madre), ora più intensamente intese con effetti di Chiaroscuro che traggono spunto dalle età della vita: attorno alle figure modellate con forza, raggi di sole, falci di luna che si stemperano nello spazio del cielo, mentre la luce avanza.
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